18/07/10

Magistratura politicizzata

di Michele

Come ci racconta Marco Travaglio nel suo Passaparola del 12 luglio 2010, per magistratura politicizzata bisogna pensare a quella parte di magistrati a disposizione di una commistione affaristica criminale e strettamente legati ad essa in una sorte di associazione segreta simile alla vecchia P2 di Licio Gelli, di cui facevano parte anche Silvio Berlusconi, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Costanzo.
Oltre alle notizie che riguardano le indagini sulla cosiddetta nuova P3, era già evidente che esiste una magistratura politicizzata, basti pensare al correntismo all’interno del Csm, ma che ci sia una magistratura ostile a Berlusconi è falso ed è evidente che non esistono "toghe rosse" che perseguitano Berlusconi. Anzi, se Berlusconi avesse trovato davvero le "toghe rosse" a Milano, la prescrizione per concessione delle attenuanti generiche (lodo Mondadori) e le assoluzioni con formula dubitativa (caso Medusa, processo Sme) potevano essere condanne definitive per il signor Berlusconi.
Inoltre, i processi si fanno sulla base di prove e quando le prove erano sufficienti per arrivare a condanna definitiva di Berlusconi (amnistiato 2 volte e prescritto 3 volte) ci sono stati vari interventi legislativi da parte del suo governo allo scopo di: rinviare processi attraverso legittimo impedimento, legittimo sospetto, lodo Schifani e Alfano poi dichiarati incostituzionali; bloccare l'acquisizione di prove con la legge sulle rogatorie; depenalizzare i reati commessi come il falso in bilancio; arrivare alla prescrizione riducendone i termini.
Ovviamente Berlusconi non è vittima di alcun complotto.
Infatti, è accertato, dalla sentenza definitiva della Cassazione, che Mills è stato corrotto per testimoniare il falso nell'ambito di due processi in cui era imputato Silvio Berlusconi (il processo per corruzione alla Guardia di Finanza e il processo dei fondi neri di All Iberian) allo scopo di “tenere fuori da un mare di guai” Silvio Berlusconi.
E’ accertato che il giudice Metta è stato corrotto dai legali di Berlusconi per strappare la Mondadori a De Benedetti.
E’ accertato, dal processo All Iberian 1, il finanziamento illecito di 22 miliardi di lire al PSI, denaro partito da fondi occulti della Fininvest per finire nei conti svizzeri del PSI di Craxi.
E’ accertato che alcuni finanzieri sono stati corrotti per far chiudere loro tutti e due gli occhi sulle irregolarità riscontrate nelle verifiche fiscali presso le aziende di famiglia Berlusconi; Massimo Maria Berruti e Salvatore Sciascia, che erano fiscalisti del gruppo Fininvest e prima ancora ufficiali della Guardia di Finanza, sono stati condannati in via definitiva in tale processo relativo alle tangenti alla Guardia di Finanza e poi hanno fatto carriera politica entrando in parlamento col partito di Berlusconi.

Appare evidente che non c'è un uso politico della giustizia ma c'è chi fa politica per impedire alla giustizia di compiere il suo corso legittimo e doveroso, denigrando e minacciando la magistratura attraverso un disegno eversivo per attentare all'autonomia e indipendenza della magistratura.

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