02/10/09





CPT di GRADISCA: storia di un moderno lager


Caserma Polonio di Gradisca d'Isonzo: dopo essere stata dismessa dall'esercito è diventata un CPT centro di permanenza temporanea, in seguito si è evoluta in CPTA centro di permanenza temporanea e accoglienza, per approdare ultimamente all'appellativo di CIE centro di identificazione e espulsione per immigrati clandestini.

Se una qualche notizia circa questo luogo in questi giorni è stata riportata dai giornali, quasi sicuramente ha parlato di tafferugli che sono avvenuti.
Tafferugli un corno.
Il CIE di Gradisca è un calvario per i suoi “ospiti”, si parla di pestaggi e violenze gratuite, notizie non nuove purtroppo da quando il razzismo e la xenofobia sono stati fatti entrare nel nostro parlamento.
Su youtube girano i video che gli immigrati sono riusciti a fare di nascosto con i telefonini la settimana scorsa. Si vedono uomini con il volto tumefatto, sangue, ferite, si possono osservare le gabbie all'interno delle quali vengono rinchiusi.
E' questa la realtà che si vive in questo luogo da più di tre mesi.

Il capo di Gabinetto Massimo Mauro riesce a negare questa realtà anche di fronte all'evidenza dei filmati "Al Cie di Gradisca non c'è stato nessun pestaggio, anzi l'unico a essere stato ricoverato è stato un operatore di polizia che si è preso un calcio in una gamba". Afferma inoltre che quei filmati potrebbero essere stati fatti ovunque e poi riciclati da qualche fanatico antirazzista.
Solo un caso allora che 12 detenuti siano finiti in ospedale e che uno di essi lunedì abbia dovuto subire un intervento all'occhio.
Li le già dure leggi nazionali in merito all'immigrazione sono ulteriormente inasprite da provvedimenti regionali.
In Italia si sta vivendo un paradosso; la Costituzione riconosce il diritto di asilo agli aventi diritto
ma le leggi in vigore impediscono di fatto di goderne prevedendo l'immediata, e possibilmente silenziosa, espulsione.







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